Le persone con Disturbi d’Ansia solitamente presentano pensieri ricorrenti e preoccupazioni. Inoltre, possono evitare alcune situazioni come tentativo di gestire (o non affrontare) le preoccupazioni. I sintomi fisici dell’ansia più frequenti sono sudorazione, tremolio, tachicardia e vertigini/capogiri. La parola ansia, dal latino angere ossia “stringere”, comunica molto bene la sensazione di disagio vissuta da chi soffre di uno dei disturbi legati al suo spettro, ovvero l’idea di costrizione, di imbarazzo e di incertezza sul futuro. L’ansia, infatti, è uno stato caratterizzato da sentimenti di paura e di preoccupazione non connessi, almeno apparentemente, ad alcuno stimolo specifico, diversamente dalla paura che presuppone un reale pericolo. L’ansia è diversa dalla paura, poiché la paura è una reazione funzionale ad affrontare un pericolo immediato mentre l’ansia si pone come obiettivo l’affrontare una preoccupazione sulla verificabilità di un evento futuro. E’ bene sottolineare come l’ansia e la paura non siano necessariamente sensazioni “cattive”, ma al contrario abbiano un ruolo adattivo. La paura, infatti, è fondamentale nella risposta di “attacco o fuga”, che ci permette di mobilitare tutte le nostre risorse per affrontare la minaccia o, in alternativa, fuggire da essa. Per questo motivo nelle giuste circostanze una reazione di paura può salvarci la vita. Allo stesso modo, l’ansia ci aiuta ad individuare minacce future e a premunirci contro di esse, progettando ipotetici scenari nei quali potremmo essere coinvolti e, in quel caso, dovremmo affrontare la situazione temuta; un giusto grado di ansia (quindi non eccessivo) ci permette di essere più performanti rispetto a quando siamo tranquilli. Tuttavia nell’uomo, ma anche negli animali, l’ansia travalica spesso dai suoi aspetti adattivi, cioè utili, ad altri non adattivi, in quanto le reazioni ansiose sono generalizzate a una serie di situazioni ‘neutre’. i disturbi d’ansia differiscono dalla normale paura o ansia evolutive perché sono eccessivi o persistenti (durano tipicamente 6 mesi o più) rispetto allo stadio di sviluppo. Nel dettaglio, la sintomatologia ansiosa, che si manifesta con maggiore gravità nel Disturbo di Panico, comprende: palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia, aumento della sudorazione, tremori fini o a grandi scosse, dispnea o sensazione di soffocamento, sensazione di asfissia, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, sensazioni di vertigine, di instabilità, di “testa leggera” o di svenimento, brividi o vampate di calore, parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio), derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi), paura di perdere il controllo o “impazzire” e paura di morire.
COME SI INTERVIENE
Da moltissimi anni tratto gli stati ansiosi mediante uno strumento veramente efficace e rapido, il Training Autogeno di Schultz: è una tecnica di rilassamento e concentrazione universalmente conosciuto ed è da molti anni oggetto di studi e ricerche a livello mondiale per le varie applicazioni alle quali si presta. Gli ambiti di applicazione sono molteplici, può servire ad incrementare lo studio o il lavoro; può migliorare le nostre capacità di controllo e curare i disturbi più comuni su base psicosomatica. È molto seguito nella pratica clinica dove risulta particolarmente indicato per i seguenti disturbi:
Disturbi d’ansia
Disturbi di somatizzazione
Insonnia
Stress
Con il Training Autogeno si impara ad avere più sicurezza e fiducia, ad essere più calmi e distesi ed a scaricare meno le tensioni sui vari organi, infatti si hanno efficaci interventi sui disturbi psicosomatici. Infatti, a causa di disagi psicologici, spesso si hanno i seguenti disturbi:
-gastro-intestinali (ulcera, colite, gastrite, stitichezza, diarrea, calcolosi);
-respiratori (asma, rinite, bronchite);
-della pelle (irritazione cutanea, eczema);
-dell'attenzione (cefalea, insonnia);
-cardiocircolatori (tachicardia, ipertensione);
-sessuali (frigidità, impotenza, eiaculazione precoce).
In un ottica preventiva e di promozione della salute, invece, il T.A. costituisce uno strumento molto utile per perseguire i seguenti obiettivi:
Controllo e gestione dello stress
Controllo delle reazioni emotive eccessive
Autoinduzione di calma
Autodeterminazione
Introspezione
Miglioramento delle prestazioni mentali
A ME SERVIREBBE....
A me che sono adulto, servirebbe perchè...
- Sono ansioso
- Sono depresso
- Sono stanco senza motivo
- Sono più triste di quanto non sarebbe giusto
- Soffro di insonnia
- Mangio troppo
- Bevo troppo
- Mangio poco
- Mangio normalmente ma ingrasso
- Mi sveglio durante la notte
- Mi sveglio stanco come se non avessi dormito
- Somatizzo, cioè soffro di disturbi di tipo psicogeno
- Mi sento fragile e insicuro
- Ho paura del futuro
- Ho paura della solitudine
- Ho paura delle malattie e della morte
- Sono introverso e faccio fatica a stabilire rapporti sociali
- Considero la mia vita ormai inutile
- Non ho più desideri sessuali
- Non sopporto più mia moglie/mio marito
- Sono irritabile e permaloso
- Soffro di ipertensione arteriosa
- Soffro di malattie della pelle
- Soffro di incontinenza "nervosa"
- Desidero migliorare il mio benessere psicofisico ed avere una piacevole sensazione di me stesso.
A me che sono giovane, gioverebbe per uno dei seguenti motivi...
- Migliorare la capacità di memorizzazione e di concentrazione
- Migliorare il rendimento scolastico
- Migliorare il rendimento sportivo
- Migliorare il rendimento lavorativo
- Migliorare il mio aspetto estetico
- Superare la timidezza
- Sentirmi meno stanco e più vitale
- Sentirmi più sicuro di me stesso
- Avere un rapporto migliore con gli altri
- Migliorare il mio rapporto di coppia
- Risolvere i miei disturbi psicosomatici
- Superare l'ansia e le paure.
Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/tag/ansia/
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